E’ difficile proteggere quello che non si sa di avere

 

 

Se non sai quanti dispositivi, tra aziendali, degli utenti, fissi, mobili, di rete, server, sistemi operativi, applicazioni, software, sono “parte” della tua organizzazione, potresti avere un problema.

Predisporre, mantenere e aggiornare un inventario di hardware (HW) e software (SW) è un passo fondamentale per la protezione dei dati e la sicurezza delle informazioni, in qualsiasi organizzazione.

Un inventario completo e accurato fornisce una visibilità completa dell’ambiente IT, facilitando la gestione e il controllo degli asset, la prevenzione di minacce e la risposta efficace agli incidenti informatici.

 

Benefici:

  1. una migliore gestione degli asset: l’inventario ti aiuta a identificare e classificare tutti i dispositivi e software in uso, fornendo informazioni su modello, marca, numero di serie, data di installazione, licenze e altro ancora. Permette di monitorare l’utilizzo delle risorse e di ottimizzare gli investimenti. Facilita la dismissione di asset obsoleti o non utilizzati, liberando spazio e risorse.
  2. Ti da più sicurezza informatica, perché aiuta a identificare le vulnerabilità e le minacce potenziali associate a ciascun dispositivo e software, permette di applicare patch di sicurezza e aggiornamenti software in modo tempestivo e mirato e facilita il controllo degli accessi e la gestione delle autorizzazioni, limitando l’accesso ai dati sensibili.
  3. In caso di incidente, l’inventario fornisce informazioni preziose per identificare l’origine e l’entità del problema, al fine di individuare prontamente i dispositivi e i dati a rischio e di implementare le misure di contenimento e ripristino necessarie.
  4. Non per ultimo, l’inventario può essere utilizzato per dimostrare la conformità alle normative in materia di protezione dei dati e sicurezza informatica.

 

I framework più noti e utilizzati, come la ISO/IEC 27001:2022 (5.9), i Controlli CIS (1. e 2.), il NIST nelle versioni 1 e 2 (Identify) così come i controlli di base Agid (MM AgID ABSC, 1 e 2), lo prevedono.

Una ragione c’è. Anzi di più.

 

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Image: Dall-E