Molti imprenditori conoscono bene l’importanza della formazione del personale del quale si avvalgono. Molte norme e tante prescrizioni, in diversi settori, impongono corsi e sessioni periodiche.

E’ opportuno sapere che l’obbligo esiste anche in ambito privacy e protezione dei dati ed è un obbligo il cui assolvimento è necessario documentare.

 

Tra le diverse prescrizioni introdotte dal Gdpr, infatti, c’è anche quella di formare il proprio personale a seconda della tipologia di attività che viene ad esso demandata.

Non si tratta di una mera formalità, da documentare una volta tanto: come molti hanno ormai capito da tempo, potersi avvalere di personale esperto e aggiornato è fondamentale. Sottovalutare la formazione può avere conseguenze negative non solo dal punto di vista operativo, contrattuale, assicurativo o reputazionale, ma anche sanzionatorio.

Dipendenti più consapevoli e maggiormente qualificati possono apportare non solo più produttività e maggiore qualità, ma anche più sicurezza.

 

Non c’è attività che non affronti, giornalmente, attività che richiedono competenze sempre più tecniche e specifiche; la protezione dei dati, la sicurezza delle informazioni, naturalmente collegate a tutte le attività di impresa, non sono da meno.

Strutturare percorsi formativi che siano in grado di rispettare le disposizioni di legge ma, soprattutto, di contribuire a preservare e migliorare le attività aziendali e ad evitare sanzioni non è sempre facile.

 

Si tratta, in concreto, di riuscire a far comprendere a tutti i livelli operativi l’importanza di alcune questioni di principio che si riverberano però nelle attività di tutti i giorni.

Si tratta, quindi, non solo di fissare incontri dove si “dicono” le cose, ma anche di farle comprendere e, quindi di insegnarle perché vengano ricordate.

Ma, laddove possibile, di coinvolgere a tal punto i destinatari del messaggio che essi lo impareranno davvero.

A beneficio non solo loro, ma anche dell’intera organizzazione.

 

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