Da qualche giorno in rete non si fa che parlare di Chat GPT.

Si tratta di un modello algoritmico sviluppato da #openai che permette di rispondere a domande, sviluppare software, produrre saggi, conversazioni, creare documenti e tanto altro.

Si possono fare cose incredibili e milioni di persone lo stanno già utilizzando per creare risposte automatiche, produrre elaborati, sviluppare i compiti a casa, trovare errori – sì, il modello “ammette” anche “i propri errori”, come riferisce il sito! – creare progetti di ogni tipo, scrivere barzellette e tanto altro.

Il sistema, che elabora le risposte in pochissimo tempo, con un linguaggio accurato, preciso, articolato e scevro di eventuali polemiche, è stato “caricato”, sostanzialmente, di tutte le informazioni disponibili in rete sino alla fine del 2021 (non chiedete, dunque, cose successive, o previsioni sulla guerra in Ucraina).

Talvolta sbaglia o è impreciso ma è davvero impressionante.

 

 

Di fatto è un progetto destinato a fare scalpore per diverso tempo; si tratta, soprattutto, di “qualcosa” che non ci abbandonerà presto, tutt’altro: c’è già chi ne parla come del “distruttore” di Google o, più simpaticamente, come il nuovo strumento per lavorare e pensare meno. 

Per fare solo un esempio: non fornisce sequenze di link, ma risposte puntuali a precise domande e apprende dai propri errori e dall’interazione con gli utenti, migliorandosi.

La questione è in realtà molto più complessa, per diversi motivi, ma certamente molto interessante e vale la pena di seguirla: non per niente è finanziato anche da Elon Musk. 

Al momento è totalmente gratuito, anche se in molti prevedono che, una volta aggiornato al presente e nutrito di specifiche API per specifiche query e argomenti, diverrà a pagamento.

E’ molto di più di un assistente vocale: gli esperti dicono che siamo di fronte a una vera rivoluzione. Staremo a vedere.

Il link per provarlo: https://openai.com/blog/chatgpt/

Tra tante altre info: https://techcrunch.com/2022/12/09/is-chatgpt-a-virus-that-has-been-released-into-the-wild/