Gli attacchi informatici con l’uso di ransomware sono in aumento, in particolare quelli eseguiti mediante la “double extortion”.

La criminalità informatica si organizza come una vera e propria azienda.

 

La recente pubblicazione della mappa live degli attacchi ransomware su questa Rivista conferma quello che tante notizie ci ricordano quotidianamente: il cybercrime è in costante crescita, evolve e si perfeziona, crea minacce generalizzate ma anche sofisticate e mirate.

L’ultimo Rapporto del Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica, si apre con un’affermazione che lascia poco spazio all’immaginazione: “Nel 2021 gli attacchi nel mondo sono aumentati del 10% rispetto all’anno precedente, e sono sempre più gravi. Le nuove modalità … dimostrano che i cyber criminali sono sempre più sofisticati e in grado di fare rete con la criminalità organizzata.”

I dati del rapporto confermano che, se da un lato diminuiscono, rispetto al 2020, le attività riferibili alla categoria “Hacktivism” (-58,3%) e Cyber Espionage (-17,8%), aumentano invece gli attacchi riferibili all’”Information Warfare” (+11,4%) e, soprattutto, quelli dovuti al “Cybercrime” (+16,1%); quest’ultimi ultimi sono caratterizzati da un’incidenza percentuale, sul totale degli attacchi gravi di dominio pubblico, addirittura dell’86%.

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