Il #Garante avvia una consultazione pubblica, rivolta a imprenditori, consumatori e operatori sulle regole per l’uso dei #cookie da parte dei #gestori dei #siti.
Trenta i giorni di tempo, dalla pubblicazione in G.U., per far pervenire i contributi.
E’ tempo, secondo la nostra Autorità Garante, di intervenire in materia di cookie, ossia degli strumenti che consentono il tracciamento degli utenti che navigano la rete.
I cookie sono di regola stringhe di testo che i siti web (cd. di “prima parte”) visitati dall’utente ovvero siti o web server diversi (cd. “terze parti”) posizionano e archiviano all’interno del dispositivo dell’utente.
Lo stesso risultato è spesso ottenuto anche mediante l’utilizzo di altri strumenti (c.d. “identificativi attivi” e “passivi”), che consentono di effettuare trattamenti analoghi.
Le informazioni vengono installate nel browser dell’utente quando egli si collega a un sito web con il pc, lo smartphone, il tablet.
Ogni cookie contiene diversi dati come, ad esempio, il nome del server da cui proviene, un identificatore numerico, etc. e può rimanere nel device per la durata di una sessione o più a lungo.
Alcuni di essi sono utilizzati per questioni prettamente tecniche e sono utili o necessari per rendere più veloce e rapida la navigazione (ad esempio possono semplificare le procedure quando l’utente effettua acquisti, memorizzando il contenuto del carrello o quando un sito web riconosce la lingua utilizzata).
Molti di questi strumenti sono utilizzati per monitorare e profilare gli utenti durante la navigazione, analizzare comportamenti e abitudini e prevederne il comportamento e, soprattutto, per inviare pubblicità di servizi personalizzati.
Il tema dell’analisi dei comportamenti degli utenti, spesso a loro insaputa o con metodologie poco trasparenti, è da anni in discussione a livello europeo.
L’entrata in vigore del Regolamento 679/2016 (il GDPR), con le importanti novità in materia di liceità, correttezza, trasparenza, consenso e in generale di accountability, unitamente alla ancora incompiuta “revisione” della direttiva ePrivacy (proprio a motivo delle forti resistenze dei grandi operatori al riguardo), impone comunque, e non solo secondo il Garante, di affrontare il tema: sono disponibili a questo link le Linee Guida dic. 2020 soggette alla consultazione e una Scheda.
La pagina della comunicazione del Garante.