Come richiesto a gran voce nella giornata di oggi dalle Autorità Lombarde, in tarda serata è arrivata la conferma della sottoposizione dell’intero territorio nazionale a misure restrittive.

Ad esclusione dei servizi essenziali, dei servizi di pubblica utilità e di vendita di beni di prima necessità, vengono pertanto chiuse, a prima lettura, le seguenti attività:

  • le attività commerciali al dettaglio;
  • i centri commerciali e gli esercizi commerciali  e i reparti di vendita di beni non  di prima necessità al loro interno;
  • i bar, i pub, i ristoranti di ogni genere (sì a consegne a domicilio);
  • le  attività artigianali di servizio (centri benessere, di estetica, parrucchieri);
  • gli alberghi e ogni altra attività destinata alla ricezione (ostelli, b&b, agriturismi, ecc.);
  • i servizi terziari e professionali (Studi, Associazioni, ecc.).

Come accennato, aperte le le farmacie, le parafarmacie, i punti vendita di generi alimentari, le edicole e i servizi di  prima necessità.

Assicurati ovviamente tutti i servizi emergenziali e di urgenza necessari ai fini  dell’espletamento delle attività di servizio pubblico.

Possibile la continuazione delle attività produttive (agevolato lo smart working) ma con le necessarie cautele ai fini di preservare la sicurezza.

Garantita la continuità nel settore agricolo.

Consentiti, ma si dovrà fare molta attenzione a rispettare i limiti, gli spostamenti nelle sole circostanze già indicate:

  • motivi di salute,
  • di lavoro (nei casi ammessi),
  • di necessità.

Nominato il dott. Arcuri Commissario Straordinario.

Al di là delle polemiche e delle valutazioni che si dovranno probabilmente fare sulla complessiva gestione dell’emergenza e, soprattutto, sul rapporto con l’Unione Europea, che ha tenuto gli atteggiamenti più disparati e che sembra aver sottovalutato, sino a poche ore fa, la gravità situazione, qui l’annuncio del Premier Conte:

http://www.governo.it/