Il Regolamento Europeo, nel prendere atto che la “rapidità dell’evoluzione tecnologica e la globalizzazione comportano nuove sfide” (Considerando nr. 6 del GDPR), sottolinea l’importanza “di creare un clima di fiducia che consenta di sviluppare l’economia digitale in tutto il mercato interno” (Cons. nr. 7). Per far ‘sì che questo avvenga, è “opportuno che le persone … abbiano il controllo dei dati personali che li riguardano e che la certezza giuridica e operativa venga rafforzata, sia per le persone fisiche e sia per gli operatori economici” (Cons. nr. 7).

Gli Interessati sono dunque posti al centro del sistema del Regolamento Europeo: diventa perciò imprescindibile conoscere i diversi diritti che ognuno di loro può esercitare, coì come diventa fondamentale fornire alle richieste degli Interessati un doveroso riscontro.

Secondo le disposizioni del Regolamento Europeo (dall’Art. 15 all’Art. 23 e l’Art. 34), gli Interessati possono inviare diverse istanze al Titolare. Quest’ultimo, dopo aver verificato l’identità del richiedente, dovrà dar loro riscontro, preferibilmente per iscritto. E’ opportuno, infatti, che tale riscontro sia adeguatamente strutturato e documentato.

Le modalità di riscontro

Il Titolare deve valutare ogni istanza o richiesta ricevuta e, salva comunicazione dei motivi che giustifichino una dilazione, dovrà fornire una risposta entro un mese dalla richiesta.

Se la richiesta risultasse infondata o eccessiva, il Titolare potrà valutare di non evaderla ed eventualmente di “addebitare un contributo spese ragionevole basato sui costi amministrativi” (v. Art. 15 GDPR).

In ogni caso, è necessario che il Titolare informi sempre gli interessati dei motivi della mancata ottemperanza alle richieste e della possibilità di proporre reclamo dinanzi al Garante della Privacy o dinanzi all’Autorità Giudiziaria ordinaria.

Le istanze

Gli interessati possono proporre una diversificata platea di istanze, tra le quali:

  • Istanza di accesso ai propri dati personali.
  • Istanza di rettifica.
  • Istanza di cancellazione (c.d. “diritto all’oblio”).
  • Istanza di limitazione del trattamento.
  • Istanza di portabilità dei dati.
  • Istanza di opposizione al trattamento.

Accesso ai propri dati personali

Ove sia richiesto l’accesso ai propri dati, il Titolare dovrà confermare se siano in corso dei trattamenti di dati con riferimento all’Interessato, specificandone l’elenco, le finalità, le categorie, i destinatari, le garanzie adottate in caso di trasferimento a un paese extra UE e il periodo di conservazione, oltre a un dettagliato elenco dei possibili ulteriori diritti di cui gode la persona.

Richiesta di rettifica

In caso di richiesta di rettifica, il Titolare dovrà identificare quali dati siano inesatti e limitare, se richiesto, il trattamento per il periodo necessario alle ulteriori verifiche. Il Titolare dovrà altresì informare l’interessato, ad esito di queste procedure, dell’avvenuta rettifica.

Cancellazione dei dati

Nell’ipotesi in cui il soggetto interessato chieda la cancellazione dei dati personali che lo riguardano, il Titolare dovrà effettuare alcune valutazioni, soprattutto per verificare se il trattamento sia necessario per l’esercizio del diritto alla libertà di informazione o per l’adempimento di obblighi cui sia soggetto. In tali casi è opportuno esaminare le specifiche disposizioni rinvenibili nell’Art. 17 del GDPR.

Limitazione del trattamento dei dati

Anche in ordine alla “limitazione” del trattamento dei dati personali che riguardano l’Interessato, il Titolare deve effettuare alcune valutazioni, in quanto l’Interessato potrebbe opporsi alla cancellazione dei dati e chiederne la limitazione dell’utilizzo. Questo avviene, per esempio, quando il Titolare non abbia più necessità di alcune specifiche informazioni ma l’interessato, al contrario, ne abbia esigenza per accertare, esercitare o difendere un diritto in sede giudiziaria. E’ opportuno, in ogni caso, esaminare attentamente ogni diversa possibilità, come indicato nell’Art. 18 del GDPR.

Portabilità delle informazioni

Nel caso in cui il trattamento sia basato sul consenso dell’interessato e sia effettuato con mezzi automatizzati, l’Interessato ha diritto alla portabilità delle informazioni che lo riguardano: si tratta del già noto diritto presente nel nostro ordinamento in materia di telefonia mobile, e consente a tutti noi di ottenere i nostri dati personali in un formato strutturato, di uso comune e leggibile da dispositivo automatico, che consenta di trasmettere le informazioni da un titolare all’altro senza particolari formalità.

Opposizione al trattamento dei dati

Qualora, infine, l’interessato si opponga al trattamento dei dati personali che lo riguardano, compresa la profilazione per finalità di marketing diretto, il Titolare dovrà attuare e trascrive le misure necessarie per impedire il trattamento dei dati per tale finalità.

Avv. Andrea Broglia