Manca davvero poco al “primo compleanno” del GDPR (General Data Protection Regulation), normativa europea direttamente applicabile nei Paesi dell’Unione dal 25 maggio 2018.

E non è tutto. Il prossimo 19 maggio scadranno anche gli otto mesi dall’entrata in vigore del D.Lgs. 101/2018, il decreto di adeguamento della normativa nazionale alle norme europee, che ha profondamente inciso sul nostro “vecchio” Codice della Privacy (D.Lgs. 196/2003). Otto mesi che sono stati, spesso erroneamente, interpretati come un periodo di “grazia” per gli operatori.

Ma la tregua è finita e occorre rimboccarsi le maniche.

Quello che ci proponiamo con questa rubrica, è un percorso esplorativo delle nuove regole, con un “occhio” (non elettronico!) di riguardo alle necessità dell’Amministratore di condominio, che non può esimersi dall’applicarle correttamente: non solo per evitare le (notevoli) sanzioni, ma per fornire ai propri clienti un servizio impeccabile, trasparente e al passo con i tempi.

Ogni appuntamento terminerà con un breve glossario, che ci permetterà di prendere confidenza con termini a prima vista ermetici, ma che ci saranno di grande aiuto per conoscere un po’ più a fondo la materia.

Un cambio di prospettiva

Le (parzialmente, a dire il vero) nuove normative impongono a tutti gli operatori un deciso ed evidente cambio di prospettiva: l’attuale epoca “digitale”, che di fatto permea ogni nostra quotidiana attività, sia privata sia professionale, rende impensabile non fare i conti con il trattamento dei dati personali: ce ne rendiamo conto ogni mattina, ancor prima di fare colazione, controllando le notifiche delle nostre “app”; ne parlano i giornali e lo racconta la rete, attraverso le incessanti notizie di trafugamenti di credenziali, password e dati di accesso; lo apprendiamo, non senza un filo di inquietudine, quando leggiamo di elezioni politiche “pilotate” da algoritmi di profilazione dell’elettorato, spinto da bot e altre “diavolerie” elettroniche, che ci spingono a preferire certe notizie o, addirittura, a votare un candidato piuttosto che un altro.

Siamo tutti, nessuno escluso, ipertecnologici e perennemente connessi, anche quando usciamo per un giro in bici con il nostro indispensabile sport watch, che registra sì le nostre prestazioni, ma anche tanti altri dati, molto più “personali”: quanto dormiamo, quanto riposiamo, come e quanto batte il nostro cuore.
Le strade che percorriamo, i posti che visitiamo, sono disseminati di telecamere che ci riprendono.
Cambiamo canale con ordini vocali e compriamo il latte perché veniamo avvisati da una applicazione collegata con il frigorifero.

Tutti questi dati e tutte queste informazioni circolano nella rete. E ogni volta, ci troviamo di fronte a “interessati”, “titolari”, “trattamenti di dati personali” e, quindi, di regole che bisogna conoscere.

Il “trattamento dei dati personali” ha ormai luogo in ogni attività cui prendiamo parte, o che intraprendiamo direttamente: basti pensare alle tante email che inviamo ogni giorno, o alle informazioni contenenti dati personali che registriamo quotidianamente nelle agende di studio e nelle cartelle del computer, o che deteniamo in pile di faldoni impolverati.

Tutto ciò che in questa rubrica ci accingiamo a esaminare, in sostanza, racchiude in sé la necessità di adeguarci ad un cambiamento epocale, in atto da tempo e che riguarda tutti noi.

Non ci resta, quindi, che iniziare il nostro viaggio nel mondo della Privacy, dandovi appuntamento a ogni lunedì.

Avv. Andrea Broglia

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Il testo del Regolamento: www.garanteprivacy.it/il-testo-del-regolamento
Il testo del Regolamento arricchito con i “Considerando”: www.garanteprivacy.it
Il codice privacy: www.garanteprivacy.it